Il C. 205V “Veltro” fu l’ultimo aeroplano da caccia prodotto in serie dalla Macchi e si distinse nelle fasi finali della seconda guerra mondiale. Progettato dall’ing. Mario Castoldi (1888-1968), era un monoplano mono- posto, a struttura interamente metallica, con carrello retrattile ed elica a passo variabile. Il “Veltro” univa il motore DB605A da 1475 CV e un arma- mento più pesante alla riuscita cellula del C. 202 “Folgore”, in produzione sin dal 1941. Questo permise di avviare rapidamente la serie e fece del “Veltro” il miglior caccia italiano della seconda guerra mondiale presente nei reparti nel maggior numero di esemplari (250, contro 133 per i concorrenti Fiat G.55 e Reggiane RE 2005).
Il primo Veltro fu portato in volo da Guido Carestiato a Lonate Pozzolo il 19 aprile 1942.
I primi C. 205V furono assegnati nel febbraio 1943 al 1° Stormo ed entrarono in combattimento il 7 aprile, distinguendosi nelle dure campagne di Tunisia e di Sicilia. Dopo l’armistizio, i Veltro continuarono a volare con la Regia Aeronautica al sud, operando sui Balcani. Al Nord, dopo un breve uso da parte della Luftwaffe, equipaggiarono il 1° Gruppo Caccia dell’Aeronautica Nazionale Repubblicana.
Gli ultimi C. 205V, con l’aggiunta di diversi C. 202 rimotorizzati, servirono con l’Aeronautica Militare sino al 1950. Alcuni furono esportati in Egitto, prendendo parte al conflitto arabo-israeliano nel 1948.
Il C. 205V esposto è un simulacro in scala naturale che rappresenta un caccia dell’Aeronautica cobelligerante (51° Stormo, 155° Gruppo).
Si Ringrazia: Alenia Aermacchi
Esposto all’esterno, fronte Malpensa, come Gate Guardian