Il biposto da osservazione Caproni Ca.18 è stato il primo aereo di concezi- one nazionale ad equipaggiare interamente una squadriglia italiana.
Fu progettato da Gianni Caproni (1886-1957) e costruito nelle officine di Vizzola Ticino (VA). Il Ca.18 seguiva lo schema introdotto da Blériot, in par- ticolare la fusoliera a traliccio in legno, ma gli impennaggi e le ali con avevano longheroni metallici e centine in legno. Il carrello aveva ammortiz- zatori a elastici e ruote di largo diametro. Prima della standardizzazione della numerazione dei tipi Caproni era noto come Caproni Tipo 1913, 80 HP e Ca.2. Ne furono derivati il Ca.19, con motore Le Rhone da 80 CV, ed il Ca.20, primo aereo da caccia del mondo, munito di una mitragliatrice, motore da 110 CV e ali ad apertura ridotta.
Il primo Ca.18 fu portato in volo nel 1913, forse da Emilio Pensuti (1890- 1918). Fu costruito in serie sotto la gestione del Battaglione Aviatori, che aveva rilevato Vizzola dopo la mancata affermazione della Caproni nel con- corso militare di Torino del 1913. I Ca.18 furono tutti collaudati entro l’aprile 1914 ed assegnati prima alla 6a e poi alla 15a Squadriglia di Pia- cenza, dove sostituirono i Blériot per trasformarla in Squadriglia di Parco d’Assedio. Il 5 maggio 1915 un Ca.18 sorvolò Quarto (GE) per l’inaugurazione del monumento ai Mille, dove Gabriele D’Annunzio (1863- 1938) lanciava la propria campagna interventista. I Ca.18 operarono per alcune settimane all’inizio della prima guerra mondiale.
Il Ca.18 esposto ha la matricola 231 del sesto esemplare costruito, collau- dato nel marzo 1914 e alla 15a Squadriglia nell’aprile 1915 come aereo del sottotenente Ettore Croce. Conservato dalla casa costruttrice, è stato es- posto nel Museo Caproni prima a Taliedo (1940) e poi a Vizzola Ticino (1970-1986). Appartiene alla famiglia Caproni e nel 2009 è stato sotto- posto ad un intervento conservativo presso Celin Avio.
Si ringrazia: Famiglia Caproni.