Mentre il giornalista e pilota Leone Concato (1912-1977) promuoveva l’uso commerciale dell’elicottero tramite la società Aersilta, l’uso istituzionale iniziò presso il ministero dell’Agricoltura nel 1949 con due Bell 47D americani, seguiti da altri tre per l’Aeronautica Militare nel 1952. L’Agusta acquisì la licenza nel 1952 tramite Concato, che l’aveva inutilmente proposta alle maggiori industrie aeronautiche ma riuscì a convincere Domenico Agusta. La licenza riservava all’Agusta mercati importanti: persino i 239 costruiti dalla Westland in Gran Bretagna furono una sub-licenza Agusta. Il primo AB.47 italiano volò il 22 maggio 1954, seguito da circa 1.000 esemplari di serie dei quali circa 120 per le Forze Armate e i Corpi dello Stato. L’ultimo AB.47 prodotto a Cascina Costa nel 1976 fu anche l’ultimo costruito nel mondo. L’impiego militare si esaurì nel 1992 presso il 72° Stormo di Frosinone. L’AB.47 esposto appartiene alla versione G-3B1 “Super Alpino” con turbocompressore per mantenere la potenza in quota, rotore con pale metalliche, serbatoi più grandi del 40%, cabina ampliata a tre posti, servocomandi idraulici. Ha il numero di costruzione 1616 ed ha effettuato il primo volo il 6 giugno 1966 pilotato da Vincenzo Frixa. Consegnato ai Carabinieri il 3 agosto 1966 con matricola MM.80483 e codici CC-14, si incidentò il 22 agosto 1969. Riparato dall’Agusta e ricollaudato il 2 marzo 1970 da Luciano Forzani, era in servizio a Bolzano nel 1977. Alla radiazione fu destinato alla comunità montana dell’Alta Irpinia per esposizione e fu poi acquistato dalla Pozzi Avio. È al Museo dal maggio 2010.