L’Hummel Bird è un aereo ultraleggero di costruzione interamente metallica, progettato negli USA da Morry Hummel. E’ un monoposto monomotore, propulso da un Volkswagen bicilindrico da 35-45 CV, a seconda delle versioni, e può essere autocostruito partendo semplicemente dai disegni, come ha fatto il costruttore dell’esemplare oggi esposto a Volandia, Giancarlo Cevoli.
Nel 2003 questo aereo ha ricevuto il “Trofeo Caproni” da parte del CAP (Club Aviazione Popolare) quale “migliore ultraleggero costruito da disegni”.
Così Giancarlo Cevoli racconta la storia della costruzione:
“Che fossi appassionato di aerei non c’era dubbio. Già da bambino sulla spiaggia di Riccione invece di costruire castelli, costruivo aeroplani di sabbia. Cominciai a prendere qualche lezione di volo negli anni 70 poi, per mancanza di tempo, dovetti sospendere. Ripresi a volare a Como con gli idrovolanti nel 1992 e conseguii il brevetto di volo.
Solo nel 1997 arrivò il momento giusto per pensare alla costruzione di un aereo ultraleggero. Un amico mi diede un catalogo americano che presentava 400 aerei auto-costruibili e tra quelli in alluminio scelsi un piccolo monomotore ad ala bassa, così piccolo che poteva essere costruito nel mio box. Contattai il progettista americano Morry Hummel il quale mi mandò un opuscolo informativo. Ordinai i disegni e in seguito mi feci mandare da una ditta americana il materiale necessario per la costruzione: rotoli di lamiera in alluminio di vari spessori, angolari, tubi, rivetti e bulloni.
All’inizio del 2000 incominciai a costruire le ordinate, e le misi in posizione. Passai poi a rivestire con lamiera il tronco di cono della coda ed in seguito il tronco centrale successivo e così via, fino alla ordinata parafiamma, predisponendo gli attacchi per il motore. Poi passai ai longheroni dell’ala, ad imbastire le ali, al carrello con le ruote, ad installare il motore ed infine ai particolari delle finiture.
Nel giro di tre anni l’aereo era pronto per fare il volo di collaudo. Grande fu l’emozione quando questo piccolo aeroplano, luccicante al sole, staccò le ruote da terra e si allontanò nel cielo ai comandi dell’ istruttore Alvaro Pelanda. Furono fatti molti altri collaudi, che l’ Hummel Bird superò egregiamente dimostrando di essere un ottimo aeroplano. Infine anch’io decisi di pilotarlo: salii a bordo, un po’ teso e feci il primo volo con il mio Hummel Bird. Non vi descrivo l’emozione e la gioia di essere lassù nel cielo con un aereo da me costruito!”
Dopo la prematura scomparsa di Giancarlo Cevoli, la famiglia ha donato il suo splendido Hummel Bird a Volandia, nel 2016.