L’Aviamilano A-2 e A-2 Standard, da cui derivò l’A-3, è un aliante ad alte prestazioni da competizione nella Classe Standard collaudato in volo per la prima volta nel 1964 ed entrato in produzione nel 1966.
L’A-2 fu progettato nel primi anni ’60 al Politecnico di Milano da Carlo Ferrarin, suo Cugino Francis Ferrarin e Livio Sonzio. Il loro obiettivo era di costruire un aliante leggero e a basso costo ma ad alte prestazioni.
L’A-2 è un aliante monoposto, monoplano con ala media a sbalzo, ad alta efficienza costituita da un cassone di torsione e longherone metallici, rivestita in lega leggera con dietro significativo. In pianta l’ala ha sezione centrale di circa metà dell’apertura totale a corda costante e pannelli esterni rastremati smontabili. Il bordo di uscita della sezione centrale è dotato di aerofreni estraibili.
La cellula è simile a quella dell’Aviamilano CPV-1 con struttura in legno a sezione ovoidale. La sezione anteriore è rivestita di fiberglass mentre la posteriore è rivestita in compensato. Davanti al bordo di attacco alare è posizionato il cockpit monoposto, con un lungo sedile semi-reclinabile, e tettuccio monoblocco sagomato seguendo la linea esterna del velivolo. Sotto al cockpit sporge un lungo pattino di atterraggio molleggiato in gomma che termina all’altezza dell’ala con un ruotino retrattile. La cellula termina posteriormente con un impennaggio a T molto diverso dall’impennaggio convenzionale del CPV-1 con un timone di direzione stretto e rastremato che sostiene il timone di profondità/stabilizzatore mobile in un pezzo unico a sbalzo e dotato al centro di aletta di bilanciamento.
L’A-2 volò la prima volta nel 1964 e entrò in piccola produzione nel 1966 con cinque velivoli prodotti. Uno di questi rimase immatricolato in Italia fino al 2010. Dall’Aviamilano A-2 derivò la il velivolo esposto A-3 con apertura alare allungata a 18 m per le competizioni in Classe Libera, prodotto in un solo esemplare.