Bleriot XI

Specifiche Tecniche
Denominazione : Blériot XI
Tipologia : Aereo pionieristico (riproduzione)
Costruttore : Blériot Aéronautique
Nazione : Francia
Anno di Produzione : 1909
Dimensioni
Lunghezza : 7,80 m
Apertura Alare : 8,90 m
Altezza : 2,50 m
Superficie Alare : 15 m²
Pesi
A Vuoto : 300 kg
Massimo Al Decollo :  450 kg
Propulsione
Gnome Omega da 50 CV
Prestazioni
Velocità Massima : 90 km/h
Autonomia : 150 km
Storia

Il Blériot XI è uno dei più celebri aerei della storia dell’aviazione, protagonista della prima traversata della Manica e del primo volo di guerra. L’industriale francese Louis Blériot (1872-1936) iniziò la propria ricerca aeronautica nel 1900 con una serie di progetti, culminati nel Type VIII ter che il 1° novembre 1908 coprì 28 km.
Con la collaborazione di Raymond Saulnier (1881-1964) e di tre operai, Blériot creò quindi il Type XI, un monoplano con fusoliera a traliccio e ali controventate e svergolabili per il controllo laterale. L’aereo iniziò le prove di volo nel gennaio 1909, quando Blériot ricevette il brevetto di pilota n° 1 in Francia. Nei mesi successivi furono installate ali di superficie sempre maggiore ed il motore a tre cilindri da 25 CV dell’italiano Alessandro Anzani (1879-1956).
In questa configurazione Blériot traversò la Manica il 25 luglio 1909, aggiudicandosi il premio di 1.000 sterline e conquistando celebrità universale. Nel giro di cinque anni il Type XI fu costruito in oltre 1.500 esemplari in versioni anche molto diverse dal prototipo. Fu prodotto ed impiegato in numerosi paesi del mondo, compresa l’Italia. Durante la guerra Italo-turca, il 23 ottobre 1911, il capitano Carlo M. Piazza (1871-1917) su Blériot effettuò una ricognizione su Azizia: era il primo volo di guerra del mondo.
Il 23 settembre 1910 il peruviano Geo Chavez (1887-1910) attraversò per primo le Alpi ma si schiantò all’arrivo a Domodossola per il cedimento dell’ala, un problema frequente sui Blériot. Morì tre giorni dopo per le ferite riportate.
Questo Blériot XI è una riproduzione costruita in Svezia da Mikael Carlsson per Giuliano Marini per il 100° anniversario della traversata delle Alpi. Monta il motore rotativo Gnome Omega n° 1057. È in prestito al Museo dell’Aeronautica fino al settembre 2010.

Si ringrazia: Famiglia Marini

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